Assoluto.
Così ti accoglie il Castel del Monte di Federico II, al termine di una lunga camminata per la pineta ipnotizzato dal frinire delle cicale esaltate dal sole a picco, assoluto anch’esso, senza una nuvola a sporcare l’azzurro del cielo. Pure questo, certamente, assoluto.
E poi c’è il colore della pietra di Trani sulle otto colonne ottagonali a reggere le otto pareti imponenti, otto come il numero del ritmo, della vita, orientato come la piramide di Cheope a custodire una potenza ancora da svelare.
Una meraviglia.
Assoluta.