Il 13 novembre del 1920, il tenente Guido Keller, asso della squadriglia volante di Francesco Baracca durante la Grande Guerra e segretario d’azione di Gabriele d’Annunzio, raggiunge Roma da Fiume a bordo del suo biplano, dirigendosi verso il Vaticano. Qui lascia cadere una rosa bianca accompagnata da un biglietto: “ALA, Azione nello Splendore. A Frate Francesco”. Poi si dirige sul Quirinale e lancia un mazzo di sette rose rosse: “ALA, Azione nello Splendore, alla Regina e al Popolo d’Italia”. Tuttavia il suo vero obiettivo è Montecitorio, dove sgancia sul tetto un vaso da notte contenente un mazzo di carote e uno di rape, col seguente biglietto:
“AL PARLAMENTO ITALIANO S.P.M. GUIDO KELLER, ALA, AZIONE NELLO SPLENDORE, DONA AL PARLAMENTO E AL GOVERNO CHE SI REGGONO DA TEMPO CON LA MENZOGNA E CON LA PAURA, LA TANGIBILITÀ ALLEGORICA DEL LORO VALORE”.
A distanza di cent’anni esatti dedichiamo con immutato ardore queste parole ai governanti attuali “che si reggono da tempo con la menzogna e con la paura”… Grazie ancora una volta, Guido Keller!