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BREVE STORIA CON FINALE ALCOLICO-ESISTENZIALISTA
La mattina è sempre difficile mettermi a scrivere, ci giro intorno, perdo tempo. Così, per fare una cosa inutile, stamattina ho dato un’occhiata alla classifica Amazon dei libri più venduti in Italia.
Al primo posto trovo “LE CORNA STANNO BENE SU TUTTO MA IO STAVO MEGLIO SENZA” di una tal Giulia De Lellis, libro che ancora non è stato pubblicato e uscirà il 17 settembre. Fantastico, chi mai può realizzare in prevendita un simile risultato? Come mai non conosco una siffatta letterata?
Cercando di ignorare l’orrore suscitato dal titolo – non devo avere pregiudizi, non devo avere pregiudizi, non devo avere pregiudizi – mi metto a cercare notizie sulla scrittrice e mi rendo immediatamente conto che forse ero l’unico a non conoscerla.
Leggendo la sua biografia tra Grande Fratello, Uomini e Donne, motociclisti e tronisti, all’orrore si è aggiunto il raccapriccio per una sua celebre uscita in cui si vanta di non aver mai letto un libro nella vita, poi si corregge, ah sì, forse solo il Piccolo Principe di Saint-Exupéry. Forse.
Allora ho spento il computer e me ne sono andato al mare, tanto ormai la mattina era andata a puttane.
Ecco, sono alla quarta Menabrea e mi è ormai chiarissimo che periremo tutti tra le fiamme dell’inferno.
RECENSIONE SU “AVANTI!”
È un onore trovare recensito il mio “Sulla cima del mondo” dal glorioso quotidiano socialista “Avanti!”, in uno splendido articolo sull’impresa di Fiume a firma del professor Carlo Felici. Un altro piccolo contributo per restituire all’Impresa più eroica e mistificata d’Italia il posto che merita nella Storia. Link:
STENIO SOLINAS SU “IL GIORNALE”
SULLA CIMA DEL MONDO
Nell’autunno del 1919 il tenente Saverio Gualtieri, reduce di guerra, fugge dall’Italia borghese per bruciare di vita nella Fiume libertaria di Gabriele d’Annunzio, la città dove tutto è possibile, dove si vive e si sogna la rivoluzione. Sarà proprio lui a raccontare in un brillante stile futurista quell’anno vissuto in un vortice di sesso, guerra, droga, spie, ideali, beffe e amori.
Un romanzo appassionante, basato su una fedele ricostruzione storica e documentaria, che ci fa vivere in prima persona uno dei momenti più liberi e ribelli del nostro Novecento.
Epigrafe tratta dal Manifesto del Futurismo.
12 Settembre 1919 – La Marcia di Ronchi verso Fiume.
Incipit del romanzo, con la narrazione della Marcia di Ronchi.
Bambine fiumane, 1920.
La “crociata degli innocenti”, febbraio 1920.
Opuscolo originale del 15 giugno 1920 dedicato alla festa del patrono di Fiume.
Narrazione della festa di San Vito con stralci dell’opuscolo di Mino Somenzi.
I coniugi Igliori, Fiume 1920.
Scena del romanzo ambientata del dicembre del 1920, poco prima del Natale di sangue.
Manifesto originale del concerto di Toscanini e gli orchestrali della Scala, Fiume 21 novembre 1920.
Narrazione di un momento del concerto di Toscanini. Sono riportati tutti i brani eseguiti dal Maestro.
Gabriele d’Annunzio arringa le truppe, Fiume 1920.
Momento del Natale di sangue, narrato in stile futurista.
Quarta di copertina del romanzo.