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A NOVANT’ANNI DALLA MORTE DI GUIDO KELLER

“Sei morto presto, Guido Keller, dieci anni appena da quel momento, troppo presto per accorgerti che quel futuro non sarebbe mai esistito, che la Storia avrebbe tradito i tuoi sogni di mondi liberi, come te, nel cielo; sei morto presto, e la Storia beffarda ha tradito anche te, proprio te che volavi sulle terre irredente e duellavi coi cavalieri dell’aria, e vincevi, e gli avversari stessi ti scortavano fino al campo con gli onori degni di un generale romano; la cinica Storia ti ha fatto morire sulla volgare terra, sul legno di un platano solitario come il tuo cuore, che aspettava insieme al destino ineluttabile la tua automobile e ti ha rubato in un solo schianto vita, libertà, e follia.

Sei morto troppo presto, Guido Keller, e hai lasciato al mondo intatta la tua giovinezza ardita e pazza come un dono che nessuno ha saputo comprendere.”

Tratto dal mio romanzo “Sulla cima del mondo – il romanzo dei ribelli di Fiume”, ed. Historica 2019.

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