“Sei morto presto, Guido Keller, dieci anni appena da quel momento, troppo presto per accorgerti che quel futuro non sarebbe mai esistito, che la Storia avrebbe tradito i tuoi sogni di mondi liberi, come te, nel cielo; sei morto presto, e la Storia beffarda ha tradito anche te, proprio te che volavi sulle terre irredente e duellavi coi cavalieri dell’aria, e vincevi, e gli avversari stessi ti scortavano fino al campo con gli onori degni di un generale romano; la cinica Storia ti ha fatto morire sulla volgare terra, sul legno di un platano solitario come il tuo cuore, che aspettava insieme al destino ineluttabile la tua automobile e ti ha rubato in un solo schianto vita, libertà, e follia.
Sei morto troppo presto, Guido Keller, e hai lasciato al mondo intatta la tua giovinezza ardita e pazza come un dono che nessuno ha saputo comprendere.”
Tratto dal mio romanzo “Sulla cima del mondo – il romanzo dei ribelli di Fiume”, ed. Historica 2019.