Blog

FINE D’ANNO

“L’anno moriva, assai dolcemente. Il sole di San Silvestro spandeva non so che tepor velato, mollissimo, aureo, quasi primaverile, nel ciel di Roma. Tutte le vie erano popolose come nelle domeniche di maggio. Su la Piazza Barberini, su la Piazza di Spagna una moltitudine di vetture passava in corsa traversando; e dalle due piazze il romorìo confuso e continuo, salendo alla Trinità de’ Monti, alla via Sistina, giungeva fin nelle stanze del palazzo Zuccari, attenuato.”

Gabriele d’Annunzio, “Il piacere” (1889)

Blog

L’IMAGINIFICO

Un’altra biografia di Gabriele d’Annunzio? Sì, perché le biografie di un personaggio poliedrico e multiforme come d’Annunzio non sono mai abbastanza.

Nel suo ultimo, splendido lavoro, Maurizio Serra ci regala una biografia del Vate non solo esaustiva anche nei particolari e nei personaggi, ma ben articolata sia con il dorato mondo della belle-époque e dei primi del Novecento, sia con l’ambiente culturale francese dell’epoca, di cui Serra è un profondo conoscitore.

Il libro infatti è uscito in francese nel 2018 per i tipi di Grasset, vincendo il Prix Chateaubriand e il Prix de l’Académie des Littératures, offrendo un ritratto di d’Annunzio vicino alla sensibilità e alla cultura del lettore d’oltralpe. Questa, a mio avviso, è la vera particolarità di questo testo che ci permette di incontrare da vicino e con dovizia di particolari quei personaggi così importanti nella vita di d’Annunzio durante i lunghi soggiorni nella sua seconda patria, spesso un po’ trascurati dai biografi italiani.

Un’opera ponderosa di circa 700 pagine che scorrono come un romanzo, ricchissima di note esplicative e rimandi a testi notevoli, condita da quella sensibilità da fine diplomatico qual è Maurizio Serra.

Lettura, se non l’avete ancora capito, consigliatissima.