“Crudeltà, viltà, disordine, degrado, immoralità, spregevolezza, vergogna, tradimento: su quale superficie immortalare le ansietà di pensieri che si nutrono di ideali, alte speranze, nobiltà malinconiche, corali armonie, linfa di sguardi che sfiorano, accarezzano, anelano alla perfezione e i cui corpi, tesi a irreprensibile presentabilità, si preoccupano di uccidere sogni immondi per salvare la propria anima?”
(Ivano Comi, “George Bryan Brummell”, Editrice Stefanoni 2008)